Andrea Casta 250x300

Andrea Casta – The Space Violin Visual Concert

Un’esperienza oltre la musica: un viaggio tra immagini, effetti speciali e un mix esplosivo di pop, rock ed elettronica dance.

 

Andrea Casta, conosciuto come “violinista Jedi” per l’archetto luminoso che evoca la saga di Star Wars, mette al centro del concerto il racconto visivo e fa viaggiare gli spettatori tra natura e futuro, tra effetti speciali e un percorso musicale crossover. Dai Queen a Bowie, da Morricone a Battisti, fino alle produzioni originali di Andrea per una travolgente esperienza da non perdere.

 

Il Visual Concert si accenderà su imponenti ledwall, disegni luci ed effetti immersivi per mettere il pubblico al centro di natura, arte e futuro.

 

Sul palco Andrea sarà accompagnato da IVANIX, dj e sound designer già al suo fianco nei vari tour internazionali, e da Paolo Zanetti, affermato chitarrista del panorama pop italiano.

 

Untitled Design

Sergio Caputo – UN SABATO ITALIANO 40 SHOW

“UN SABATO ITALIANO SHOW 40”

LO SHOW DEL QUARANTENNALE

 

Sergio Caputo in Big Band

 

 

Nell’aprile del 1983 esce in Italia un album anomalo, una musica diversa da tutto ciò che andava di moda in quel periodo, accompagnata da testi altrettanto inusuali. Il titolo dell’album è “Un Sabato Italiano”, interamente scritto e interpretato da Sergio Caputo, un giovane pubblicitario con l’hobby della musica; l’album è un mix di swing e blues che racconta storie di vita vissuta in uno stile letterario ispirato alla poesia moderna e neorealista. Inaspettatamente, pur nella sua stranezza l’album è un successo immediato, e segna per Sergio Caputo l’inizio di una lunga carriera musicale. Pochi avrebbero però immaginato che il suo primo album così “diverso” dalle logiche commerciali sarebbe diventato un classico della musica italiana, capace di scavalcare generazioni, ed arrivare ancora attuale nel nuovo millennio, per celebrare il suo quarantennale, amato da un pubblico che in gran parte non era neanche nato quando esso uscì.

 

Ora, dopo 19 album, molte compilations e migliaia di concerti sulle spalle, Sergio Caputo – che oggi vive in Francia dopo una lunga parentesi americana – si appresta a celebrare il quarantennale di “Un Sabato Italiano” con un tour, accompagnato da una “Big Band”, un tour attesissimo da fans vecchi e nuovi.

 

 

Il tour partirà in primavera e si intitola “UN SABATO ITALIANO 40 SHOW“. Il concerto prevede l’esecuzione dal vivo dell’intero album, più gli immancabili hits che lo hanno seguito, come ad esempio “Italiani Mambo”, L’Astronave che arriva”, “il Garibaldi Innamorato” ed altri successi cari al pubblico.

 

La formazione è di “settetto” – una “big band” composta da Sergio (chitarra e lead vox ) e da musicisti di altissimo profilo come Fabiola Torresi (basso e voce), Alessandro Marzi (batteria e voce), Paolo Vianello (piano), Alberto Vianello (sax), Luca Iaboni (tromba) e Lorenzo De Luca (sax alto).

250x300 Mi Lirico Sito Lver

La vie en Rose…Bolero

Il ritorno di LA VIE EN ROSE… BOLERO

sul palcoscenico del Lirico Giorgio Gaber

 

L’acclamata produzione finalmente in scena a Milano

 

 

È ormai considerata una serata cult della Compagnia. Una produzione che negli ultimi 10 anni, tra sold out e standing ovation, ha girato il mondo conquistando ovunque: dalla Russia al Marocco, dalla Francia alla Spagna, Estonia, Lettonia, Finlandia, Svizzera e molti altri Paesi.

 

 

“La prima parte fa vibrare il cuore con le più belle canzoni di Charles Aznavour, Jacques Brel, Edith Piaf e Yves Montand…”, “La vie en rose… Bolero” è una realtà che annuncia un successo non solo consolidato, prevedibilmente crescente”, “lo spettacolo all’insegna di una meravigliosa intesa di pàthos tra passi, note, testi…”. Queste sono solo alcune delle parole riservate alla produzione che sarà al Teatro Lirico Giorgio Gaber dal 14 al 16 aprile.

 

Nella prima parte un collage di coreografie realizzato su alcune tra le più belle canzoni di Charles Aznavour, Jacques Brel, Edith Piaf, Yves Montand. Successi indimenticabili come La Bohème, Toutes les visage de l’amour, Les comédiens, Hier encore, Sur la table e tanti altri sul palcoscenico diventano storie, in una versione danzata che stupisce, diverte, emoziona.

 

I quadri coreografici sono concepiti per interpretare i testi poetici che spaziano dall’ironia alla nostalgia per raccontare storie di tutti i giorni ed emozioni individuali in un’intesa perfetta tra i passi e le note. Il resto lo fanno loro, i danzatori del Balletto di Milano, interpreti sublimi per tecnica e sensibilità artistica. Sanno coinvolgere, trascinare, emozionare, passando da momenti esplosivi ed energici ad altri più raffinati e delicati con disinvoltura e spaziando tra le varie tecniche.

 

Dans tes bras chiude la prima parte e, con il suo sottofondo musicale inconfondibile, fa da preludio al Bolero di Ravel. Il celeberrimo brano di Maurice Ravel nel crescendo musicale accompagna il crescendo coreografico: da gioco di seduzione e attrazione verso un’essere simile, ad un moltiplicarsi di incontri.

 

Nei tanti brani della serata brillano i talenti di Alessandro Orlando, principal del Balletto di Milano, Paloma Bonnin, Amanda Hall, Carlotta De Mattei, Annarita Maestri, Gioia Pierini, Alessia Sasso, Giusy Villarà, Mattia Imperatore, Hiroki Inokuchi, Emanuel Ippolito, Davide Mercoledisanto, Luca Novello e Alberto Viggiano.

 

 

BALLETTO DI MILANO diretto da Carlo Pesta è tra le Compagnie italiane più prestigiose. Riconosciuto e sostenuto da Ministero della Cultura, da Regione Lombardia da cui ha ottenuto anche il prestigioso Riconoscimento di Rilevanza Regionale e dal Comune di Milano, il Balletto di Milano svolge la propria attività nei maggiori teatri italiani e all’estero dove è presente in teatri ed istituzioni di primo piano. Il Balletto di Milano è in residenza al Teatro Lirico Giorgio Gaber e vanta un organico formato da danzatori diplomati presso le migliori Accademie internazionali e un ampio ed esclusivo repertorio che spazia dai grandi titoli classici rivisitati a produzioni esclusive

 

 

www.ballettodimilano.com

Dario Fo 250x300

Mistero Buffo 50 anni di un capolavoro teatrale 1969-2019 con Mario Pirovano

 

Lo spettacolo di Dario Fo e Franca Rame

 

Con Mario Pirovano

 

che ha cambiato la storia del teatro italiano

 

interpretato da

 

Mario Pirovano

 

 

Nell’Aula Magna dell’Università Statale di Milano, occupata da oltre 2000 studenti, entrò il 30 maggio 1969 Dario Fo per presentare in anteprima assoluta il suo “Mistero Buffo”.

 

Fu l’inizio di un percorso che attrasse subito centinaia di migliaia di persone, la maggior parte delle quali non frequentavano il teatro nei circuiti classici e convenzionali.

 

Riproposto dal 1969 ad oggi in oltre 5000 allestimenti, in Italia e all’estero, nelle piazze, nelle scuole, nelle fabbriche, nei teatri, e anche nelle chiese! Arricchito di volta in volta da nuove e diverse giullarate, “Mistero Buffo” è uno straordinario impasto comico-drammatico le cui radici affondano nel teatro popolare, quello delle sacre rappresentazioni medievali (chiamate misteri), dei giullari e della commedia dell’arte.

Per anni Dario Fo, insieme a Franca Rame, ha raccolto documenti di teatro popolare di varie regioni italiane e li ha ricostruiti in questo spettacolo dal sapore ironico e profetico che diverte, stimola, affascina, ed ha la capacità di coinvolgere anche le più giovani generazioni.

 

Le giullarate, infatti, affrontano tematiche sempre attuali: il potere, l’ingiustizia, la fame, la ribellione, la ricerca di una vita degna da condividere gioiosamente.

 

La lingua in cui vengono recitate è un particolare insieme di dialetti delle regioni settentrionali e centrali dell’Italia, una lingua sempre perfettamente comprensibile grazie alla forza della gestualità che accompagna la narrazione. Si tratta di un monologo senza scenario, senza musica, senza costumi, che sollecita l’immaginazione e la partecipazione degli spettatori al punto da rendere quasi visibile, sulla scena, una molteplicità di personaggi, di oggetti e di luoghi.

 

Il carattere di questa recitazione ci riporta di colpo alle origini della tradizione orale, della narrazione pura che trova la sua forza nella ricchezza del racconto e nella mimica dell’attore. E’ questo carattere che ha influenzato le generazioni teatrali successive a Fo, e in particolare il suo diretto allievo Mario Pirovano, che oggi si impegna a portare nei teatri di tutto il mondo i testi di Dario Fo e Franca Rame.

 

Numerosi sono i monologhi che Dario Fo e Franca Rame hanno portato in scena nelle varie edizioni di Mistero Buffo, e oggi, per festeggiare i primi 50 anni di questo meraviglioso spettacolo che ha segnato la storia del teatro, vogliamo proporne alcuni fra quelli che vennero portati in scena durante le primissime rappresentazioni.

 

 

La Madre Di Eva 250x300

LA MADRE DI EVA

Un percorso tra due generazioni per riconoscere la diversità come un valore.

 

Note regia

 

Che cosa vuol dire essere madre? Mi sono sempre posta questa domanda.

Quando per la prima volta, dopo aver partorito, il medico avvicinandosi pronunciò proprio quella parola: mamma, ebbi uno scoppio improvviso di pianto. Sentii un misto di gioia, amore immenso, paura e smarrimento per quello che mi sarebbe toccato diventare: madre. Madre di un figlio, ancora sconosciuto.

 

Essere madre non è un mestiere facile. Come si fa a vivere con il pensiero delle malattie, degli incidenti, con la paura della droga e della violenza?  Come si fa ad accompagnarli sulla via della consapevolezza, della crescita e della realizzazione di se, rendendosi invisibili per poi lasciarli andare? Essere madre implica il senso di colpa, sentire un qualsiasi fallimento di un figlio anche sulla propria pelle.

 

Anche essere figli non è un mestiere facile. Sapere di essere completamente dipendenti dalle decisioni di qualcun altro è una sorta di schiavitù̀ a cui è giusto ribellarsi quando si raggiunge una sufficiente consapevolezza.

 

Nessuno nasce genitore e nessuna donna nasce madre.  L’unica, vera, possibile guida è l’amore, uno scambio continuo tra genitori e figli, in un ascolto reale e sincero tra generazioni.

 

“La madre di Eva” è liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Silvia Ferreri, finalista al premio Strega nel 2018.  È la storia, toccante e contemporanea, di una madre che parla a sua figlia – lei l’ha sempre considerata una femmina – in un corridoio di una clinica di Belgrado, mentre al di là del muro, stanno preparando la sala operatoria e i dottori tracciano linee verdi sul suo corpo nudo, per permettergli di realizzare, finalmente, il suo desiderio: prima dei miei diciotto anni voglio sottopormi all’intervento che mi renderà quello che sono davvero: un uomo.

 

In un dialogo surreale senza risposte, sospeso tra l’immaginato e il reale, la madre racconta la loro vita fino a quel momento. Un viaggio costellato di amore e odio, sensi di colpa, paure, desideri e speranze. Madre e figli* sono le facce di una società che evolve e non dà tempo, ci spiazza e ci rende soli.

 

Lo spettacolo grazie a diversi linguaggi (cinema, visual art, teatro e letteratura) ci immerge nei sogni e negli incubi, nel presente e nel passato, nei flussi di coscienza dei personaggi principali.

 

 

Racconterò il forte contrasto generazionale attraverso una storia archetipa di oggi, osservando le tematiche transgender da diverse prospettive: dal punto di vista di chi ne è fisicamente coinvolto ed anche di chi, per ruolo, sente il dovere di proteggere “la sua creatura”, con il timore delle discriminazioni che la società spesso riserva a coloro che perseguono un percorso di transizione.

La transizione di cui parliamo è quella da un corpo femminile a uno maschile, generalmente meno raccontata, più difficile da comprendere per la società poiché porta con sé complesse questioni etiche e culturali. Non sai che ci sono donne che pagherebbero per il tuo utero, per fare figli che non hanno potuto fare?

 

Per Alessandro la transizione è un percorso che modifica il corpo, non l’identità. Lui è nato uomo. Non c’è un prima e un dopo.

 

Per la madre, condizionata da un pregiudizio ancestrale, la transizione è un calvario ingiustificato oltre a essere un insulto alla “sua” creazione di donna e madre.  Non è una donna bigotta e non è particolarmente credente, ma ha paura. L’amore per l* figli*e l’ansia di essere una madre perfetta, la portano a guardare da un’unica prospettiva, la sua.

L* ostacolerà fino a quando lei stessa non sarà in grado di evolvere, abbattendo quel muro di solitudine che le ha divise fino al momento in cui entrambe rinascono.

 

Un figlio non è l’estensione del proprio essere ma è un individuo a sé totalmente libero e autonomo. Una volta che sarà tutto finito cambierà tutto, ma allo stesso tempo non muterà nulla.

 

E chi diventerò io? Madre di maschio dopo diciotto anni madre di femmina.

Attraverso lei, vorrei si aprisse per il pubblico una finestra sull’identità di genere, che porti lo spettatore ad immedesimarsi emotivamente in entrambi i personaggi. Penso che tanti genitori e tanti figl* che stanno affrontando questo percorso, grazie alla visione di questo spettacolo potranno sentirsi meno soli.

 

 

 

 

Bertolino 250x300

Enrico Bertolino – Instant Theatre

L’instant theatre, è una formula di teatro incentrato sull’attualità, che cambia ogni sera, inventata da Enrico Bertolino e Luca Bottura e sviluppata con Massimo Navone.

 

Questo format ha dato vita negli anni a spettacoli sempre diversi, che si interfacciano con l’attualità: elezioni, referendum, pandemie… adottando sottotitoli nuovi come nel caso del ‘distant’ theatre durante i mesi difficili del lockdown.

 

Enrico Bertolino è in scena nella triplice veste di comico, narratore ed esperto di comunicazione. Racconta i paradossi e le contraddizioni della realtà che ci circonda cucendoli con un filo narrativo che si rinnova ad ogni edizione, adeguandosi ai temi dominanti del momento e spaziando dalla cronaca, alla politica, all’osservazione dei nuovi fenomeni sociali, con riferimenti alla storia passata e recente.

 

Un uomo solo in scena per 75 minuti di narrazione umoristica, insieme a due musicisti polistrumentisti che lo accompagnano colorando il racconto di sonorità suggestive e rivisitando in chiave ironicamente attuale motivi famosi.

 

Di che cosa si parlerà nella prossima edizione dell’Instant Theatre 2022?  Dell’ ‘evergreen pass’?  Di dove andranno soldi del recovery fund?  Della politica che dopo le nuove elezioni dovrà finalmente uscire allo scoperto per fare qualcosa di convincente e concreto? Se già è difficile avere certezze sul presente figuriamoci riguardo al domani ma, non volendo fare le cassandre, ci riaggiorneremo fiduciosi e con un’unica certezza: che il futuro lo ‘scopriremo solo ridendo’.

 

 

Pw 250x300

Pretty Woman il Musical Tour

DAL 27 APRILE AL 7 MAGGIO

 

 

LOGO-x-Sito_ITALIANA ASSICURAZIONI_250x180

 

PRESENTA

 

logo

 

“VOGLIO DI PIÙ, VOGLIO LA FAVOLA”

 

 

 

 

            Scritto da                                                                              Musiche e Testi di

GARRY MARSHALL & J.F. LAWTON                          BRYAN ADAMS & JIM VALLANCE

Basato sul film della Touchstone Pictures scritto da J.F.Lawton

Presentato in accordo con Music Theatre International: www.mtishows.eu

 

 

 

Tutto pronto per il ritorno a casa del musical ‘Pretty Woman Il Musical’. Dopo l’eccezionale successo della passata stagione, con il record di 80.000 biglietti venduti che lo hanno incoronato come lo spettacolo teatrale ‘più visto’ dagli italiani’, il Teatro Lirico ‘Giorgio Gaber’ di Milano si prepara ad accogliere il ritorno di ‘Pretty Woman’ dal 27 aprile al 7 maggio.

 

 

Siamo molto felici di proporre a tutta Italia–spiega Matteo Forte, amministratore delegato di Stage Entertainment Italia–uno spettacolo che continua a far sognare intere generazioni e che, lo scorso anno, ancora in pandemia, è stato sinonimo per tutti coloro che sono venuti al Nazionale di evasione e divertimento. Era questo che volevamo offrire al nostro pubblico e gli 80.000 biglietti venduti confermano che ci avevamo visto giusto. Ringrazio ancora una volta Chiara Noschese per il grandissimo lavoro fatto, tuttoil cast e tutti coloro che ci hanno permesso di raggiungere tale traguardo”. Arte e cultura sono per Italiana Assicurazioni, presenting partner del Tour 2022/2023,un’occasione di crescita personale e collettiva; per questo la Società ha scelto di essere a fianco di Stage Entertainment nella promozione del musical. Questa collaborazione è un’ulteriore testimonianza della vicinanza di Italiana Assicurazioni al territorio attraverso le sue agenzie, e la dimostrazione di attenzione verso i propri clienti che, proprio in virtù di questa collaborazione, avranno l’opportunità di partecipare a uno spettacolo esclusivo e vivere un’esperienza emozionante e coinvolgente.

 

 

Il musical, prodotto da Stage Entertainment, ha confermato il grande gradimento del pubblico facendo registrare una serie di ‘sold out’ anche nel tour in corso in tutta Italia (oltre 55 le piazza toccate) organizzato in collaborazione con Italiana Assicurazioni.

 

 

Arte e cultura sono per Italiana Assicurazioni, presenting partner del Tour 2022/2023,un’occasione di crescita personale e collettiva; per questo la Società ha scelto di esserea fianco di Stage Entertainment nella promozione del musical. Questa collaborazione èun’ulteriore testimonianza della vicinanza di Italiana Assicurazioni al territorioattraverso le sue agenzie, e la dimostrazione di attenzione verso i propri clienti che,proprio in virtù di questa collaborazione, avranno l’opportunità di partecipare a unospettacolo esclusivo e vivere un’esperienza emozionante e coinvolgente.

 

I riscontri che giungono dalle altre piazze – spiega Matteo Forte, ad per l’Italia di Stage Entertainment e direttore dei teatri Nazionale e Lirico – sono eccezionali. Sono certo che anche le nuove repliche milanesi sapranno regalarci grandi soddisfazioni. Un sogno? Beh, sarebbe fantastico, soprattutto per il nostro giovane e bravissimo cast, se Julia Roberts o Richard Gere potessero assistere a un nostro spettacolo. Chissà, noi intanto in vista delle repliche al Lirico, un invito glielo invieremo. Proprio come in ‘Pretty Woman’, sognare non costa nulla”.

 

La tournèe distribuita da Savà Produzioni Creative per Vivo Concerti è partita  da Roma (Teatro Olimpico)  martedì 18 ottobre 2022 e terminerà a Milano (Teatro Lirico Giorgio Gaber) il 7 maggio 2023.

 

 

LA STORIA

 

La giovane squillo Vivian Ward (Beatrice Baldaccini) incontra per caso il ricco e affascinante uomo d’affari Edward Lewis (Thomas Santu) arrivato a Beverly Hills per concludere un affare. Dopo una notte insieme, lui rimane colpito dalla simpatia e dalla bellezza di lei e la ingaggia per tutta la settimana come sua compagna offrendole 3000 dollari.

 

L’amico e avvocato di Edward, Philip Stuckey (Andrea Verzicco), gli consiglia di portare con sé una ragazza a una cena d’affari per fare colpo con David Morse (Lorenzo Tognocchi), capo della grossa compagnia marittima che Lewis vuole acquistare.

 

Invita quindi Vivian e le lascia i soldi per comprarsi gli abiti adatti. Nonostante le difficoltà legate all’essere ingiustamente maltratta da alcune commesse dei negozi di Rodeo Drive, Vivian trova l’aiuto del direttore dell’albergo, Mr. Thompson (Cristian Ruiz), che la manda nella sartoria di una sua amica e le insegna il comportamento da tenere a tavola nelle occasioni mondane.

 

Intanto la relazione tra Vivian ed Edward da normale rapporto d’affari diventa sempre più simile all’amore, di questo ne è testimone Kit (Giulia Fabbri), giovane prostituta e amica di Vivian.

 

Vivian ed Edward si innamoreranno l’uno dell’altra sebbene provengano da mondi totalmente diversi.

 

 

 

TEAM CREATIVO

 

 

Regia Carline Brouwer

Regia Associata e direzione casting Chiara Noschese

Coreografie Denise Holland Bethke

Supervisione musicale Simone Manfredini

Direzione Musicale Andrea Calandrini

Scene Carla Janssen Höfelt

Costumi Ivan Stefanutti

Disegno Fonico Armando Vertullo

Disegno Luci Francesco Vignati

Traduzione, adattamento e versi italiani Franco Travaglio

 

 

 

SEGUI I NOSTRI CANALI SOCIAL

 

INSTAGRAM @prettywomanilmusicaltour

FACEBOOK @PrettyWomanIlMusicalTour

 

Cramps 250x300

CRAMPS records 1972-2022 | POSTICIPATO 6 APRILE

18 Novembre 2022 posticipato al 6 Aprile 2023

 

Lo spettacolo di “Cramps Records 1972-2022” previsto per il 18 Novembre 2022 presso il Teatro Lirico Giorgio Gaber è posticipato al 6 Aprile 2023.

 

I biglietti già acquistati rimarranno validi per la nuova data.

 

Per RIPROGRAMMARE la visione dello spettacolo, sarà necessario inoltrare una richiesta al teatro all’indirizzo indicando la nuova data e allegando i propri biglietti o la conferma d’acquisto.

 

Procederemo con la prenotazione dei nuovi posti sulla nuova data, con la possibilità di ritirare i biglietti il giorno stesso in biglietteria e presentando i biglietti cartacei della data annullata.

 

 

Per richiedere il RIMBORSO dei biglietti, invece, sarà necessario far riferimento al canale di vendita attraverso cui è stato effettuato l’acquisto entro e non oltre il 18 Dicembre 2022.

Biglietti acquistati tramite Sito Internet TICKETONE: effettuare la procedura di richiesta rimborso al seguente link https://www.rimborso.info

Per tutte le informazioni sulle procedure da seguire per richiedere i rimborsi visita la pagina https://www.rimborso.info

 

 

Acquisti effettuati presso la biglietteria del Teatro Lirico Giorgio Gaber: sarà necessario presentarsi con i biglietti non utilizzati entro e non oltre il 18 Dicembre 2022.

 

 

Per eventuali ulteriori informazioni si prega di scrivere a di consultare il sito o la pagina Facebook del Teatro Lirico Giorgio Gaber!

Remove featured image

 

 

Un concerto unico, straordinario, una serata che celebra la nascita e la storia musicale di una casa discografica che ha rivoluzionato l’arte dei suoni italiana.

Nel 1972 Gianni Sassi, editore, fotografo, intellettuale, agitatore culturale e pubblicitario di avanguardia, ha fondato la Cramps Records.

Il primo disco pubblicato è Arbeit Macht Frei, disco d’esordio degli Area.

 

Cramps ha pubblicato gli album di Eugenio Finardi, Area, Arti & Mestieri, Lucio Fabbri, John Cage, Walter Marchetti, Giancarlo Cardini, Jo Squillo, Andrea Tich e numerosi altri musicisti.

 

A 50 anni dalla nascita di Cramps, gli artisti di punta della casa saranno on stage con gli anthem della loro produzione musicale, un concerto eccezionale e irripetibile.

 

Il cast è così composto: Patrizio Fariselli Area Open Prject, Lucio Fabbri & Friends, Carlo Boccadoro, Skiantos, Eugenio Finardi, con un omaggio a Gianni Sassi e Jo Squillo.

 

Carlo Boccadoro eseguirà “Dreams” una composizione di John Cage del 1948, per piano acustico (che anticipa gli stilemi della musica Ambient). Carlo Boccadoro e Patrizio Fariselli daranno vita alla performance “0’,00”” (zero minuti, zero secondi) concepita da Cage nel 1962.

 

A mezzo secolo dall’esordio i musicisti e la musica della Cramps mantengono intatte la qualità, la forza, la creatività che hanno, da sempre, contraddistinto la casa.

 

 

Oblivion 250x300

Oblivion Rhapsody

Uno show per festeggiare l’anniversario dei primi dieci anni di tournée insieme: OBLIVION RHAPSODY è la summa dell’universo Oblivion come non l’avete mai visto né sentito prima d’ora.
In piena crisi di mezza età i cinque rigorosi cialtroni sfidano sé stessi con un’inedita e sorprendente versione acustica della loro opera omnia.

 

Uno spettacolo che toglie tutti i paracadute per arrivare all’essenza dell’idiozia: cinque voci, una chitarra, un cazzotto e miliardi di parole, suoni e note
scomposti e ricomposti a prendere nuova vita. Per la prima volta gli Oblivion saliranno sul palco nudi e crudi per distruggere e reinventare le loro
hit, dopo aver sconvolto senza pietà quelle degli altri.

OBLIVION RHAPSODY è un gigantesco bigino delle performance più amate e imitate che parte dalle famose parodie dei classici della letteratura, passando per la dissacrazione della musica a colpi di risate, un viaggio lisergico che ripercorre anni di raffinate e folli sperimentazioni, senza soluzione di
continuità, in lungo e in largo, di palo in frasca.

 

Tutto il meglio (e il peggio), quello che non ricordavate, quello che amate di più e quello che non avete mai visto, in un viaggio allucinato e visionario che collega mondi mai avvicinati prima d’ora. Preparatevi a questa incredibile esperienza dal vivo: sarà un anniversario memorabile, un’indigestione senza limiti e senza senso, una Oblivionata all’ennesima potenza alla fine della quale l’unico bis che chiederete sarà una Citrosodina.

 

GLI OBLIVION
Gli Oblivion sono i cinque sensi della satira musicale, i cinque continenti della parodia, i cinque gradi di separazione fra i Queen e Gianni Morandi. Li hanno definiti “atomizzatori di repertori musicali, pusher di pillole caricaturali” ma anche “meravigliosamente su perflui, come le Piramidi”.

Gli Oblivion giocano con la musica e il teatro. Sono uno Spotify vivente che mastica le note e le digerisce in diretta in modi mai sentiti prima. Un OGM che spazia tra genio e follia, giocoleria e
cabaret, intrattenimento leggero e profonda demenzialità.

Assistere ai loro show è un’esperienza folle e irripetibile che provoca risate scomposte, isteria collettiva, ma soprattutto interminabili richieste di bis

Untitled Design (16)

Gli Uomini vengono da Marte le Donne da Venere con Debora Villa

“Tanto tempo fa, i Marziani e le Venusiane si incontrarono, si innamorarono e vissero felici insieme perché si rispettavano e accettavano le loro differenze. Poi arrivarono sulla terra e furono colti da amnesia: si dimenticarono di provenire da pianeti diversi.  ”

 

Il testo di John Gray è un best seller mondiale, si basa su un pensiero tanto semplice quanto efficace: gli uomini e le donne vengono da due pianeti diversi.

 

A portare in scena l’adattamento teatrale per la prima volta in assoluto una donna: l’attrice Debora Villa.

 

Cercando di restare imparziale, Debora vi condurrà per mano alla scoperta dell’altro sesso senza pregiudizi