Music Is Magic 250x300

MUSIC IS MAGIC IN MILAN

La musica rappresenta il fil rouge che unisce Allegro Moderato e The Music Man Project, due realtà che da anni sviluppano percorsi di educazione musicale per ragazzi e adulti con disabilità e disturbi dell’apprendimento in Italia e nel Regno Unito e che uniscono le forze per dare vita a un concerto unico ed emozionante, patrocinato dal Comune di Milano. L’impegno dei due progetti si concretizza, infatti, nell’utilizzo delle note come mezzo per abbattere qualsiasi barriera, raccontando una meravigliosa storia d’inclusione e passione.

 

I talentuosi musicisti dei due collettivi accompagneranno lo spettatore in un viaggio musicale popolato da grandi classici e brani più contemporanei grazie al loro coro e alla loro orchestra, regalando un’esperienza musicale straordinaria e travolgente.

 

Il ricavato della serata sarà interamente devoluto alle due realtà, permettendo loro così di continuare a realizzare i sogni di centinaia di ragazzi.

 

Allegro Moderato nasce a Milano nel 2011 grazie a un gruppo di insegnanti esperti e convinti che la musica possa essere molto più che uno strumento terapeutico. Grazie all’impegno di questa cooperativa sociale, la musica diventa un vero e proprio mezzo di espressione, emancipazione e soprattutto gratificazione per le persone affette da disabilità. L’obiettivo è dimostrare come la formazione musicale possa aiutare lo sviluppo di competenze emotive, cognitive e relazionali, andando a migliorare la qualità di vita delle persone più fragili. Oggi, Allegro Moderato è una grande orchestra sinfonica, con programmi che spaziano dal coro alla musica leggera ed elettronica.

 

The Music Man Project nasce nel 1999 nel Regno Unito da un’idea di David Stanley BEM, insegnante, musicista e attivista per i diritti dei disabili. L’associazione pluripremiata a livello internazionale è attiva nell’ambito dell’educazione musicale per persone con difficoltà di apprendimento. Nel 2019, The Music Man Project ha riunito oltre 200 bambini e adulti con difficoltà di apprendimento provenienti da tutto il Regno Unito, dando vita al concerto “Music is Magic at the Royal Albert Hall”, la più grande celebrazione della musica “accessibile” mai realizzata in Gran Bretagna. Con oltre 100eventi ogni anno, il progetto è riconosciuto anche a livello internazionale.

 

 

Ale E Franz Commedia 250x300 (1)

Ale&Franz in La Commedia

Scritto da Francesco Villa, Alessandro Besentini, Alberto Ferrari e Antonio De Santis

Regia Alberto Ferrari

Con Rossana Carretto e Raffaella Spina

 

Due uomini di mezza età.

L’incontro causale in un parco.

I soliti discorsi di circostanza che lentamente prendono forma e confluiscono in un unico argomento: l’amore.

Questa emozione che non invecchia mai.

La più libera, la più vera, la più profonda delle passioni.

Il sentimento, per eccellenza, quello da vivere senza limiti o barriere, di alcun tipo.

L’amore che mantiene sempre giovani, che arriva a qualunque età. L’amore con la A maiuscola!

Una trepidazione che è impossibile controllare, perché, al cuor non si comanda, mai!

Però…

 

Quando dai bei discorsi si passa alla realtà, le cose cambiano…e non poco.

“Comincium la commedia” scritto da Ale Franz ed Alberto Ferrari, che ne firma anche la regia.

Un evolversi di eventi e situazioni che si susseguono, costruendo certezze e ribaltandone un attimo dopo, togliendo ogni punto di riferimento agli spettatori e ai protagonisti in scena.

Sul palco Ale Franz, accompagnati da Rossana Carretto e Raffaella Spina, artefici di un intreccio esplosivo di risate, colpi di scena e reazioni comiche a catena, in uno spettacolo che come sempre parla di noi, parte da noi e racconta di noi, come se fossimo davanti a uno specchio.

Uno spettacolo scoppiettante, leggero e divertente perché, di ridere, non ci stanca mai…

proprio come di amare.

Travaglio 250x300

I migliori danni della nostra vita – Marco Travaglio

Lunedì 20 maggio alle ore 21.00, il Teatro lirico Giorgio Gaber di Milano ospiterà il giornalista, saggista e opinionista italiano, Marco Travaglio.

 

Il direttore de ‘Il Fatto Quotidiano’ racconta, nel consueto stile satirico, gli ultimi anni di storia italiana: ovvero come i poteri marci della politica, della finanza e della sottostante “informazione” hanno ribaltato il voto degli italiani ogni volta che chiedevano un cambiamento e l’hanno trasformato in restaurazione, facendo risorgere l’Ancien Régime nelle forme più varie: quelle tecnocratiche di Monti e Draghi, quelle finto-progressiste di Letta e Renzi, quella destrorsa di Meloni&C. Risorta dopo il Conticidio, cioè il rovesciamento dell’unica formula di buon governo in grado di battere la destra.

 

Sullo sfondo, l’eterna sovranità limitata dell’Italia genuflessa ai falchi europei e agli Stati Uniti, che ci trascinano regolarmente in guerra contro i nostri interessi a suon di bugie: da quelle sui ceti più deboli da colpire per far quadrare i bilanci dei ricchi e dei ladri, a quelle sull’Ucraina, la Russia, Israele, Hamas e la Cina.

Fantozzi Annullato 250x300

ANNULLATO – Fantozzi. Una tragedia

Si comunica che le repliche dello spettacolo “FANTOZZI. Una Tragedia” presso il Teatro Lirico Giorgio Gaber sono state annullate.

 

Per richiedere il RIMBORSO dei biglietti, invece, sarà necessario far riferimento al canale di vendita attraverso cui è stato effettuato l’acquisto entro e non oltre il 13 aprile 2024.

Biglietti acquistati tramite TICKETONE:

●      Sito internet: effettuare la procedura di richiesta rimborso al seguente link https://www.rimborso.info

●      Punti vendita: richiedere il rimborso recandosi dove sono stati acquistati i biglietti.

Per tutte le informazioni sulle procedure da seguire per richiedere i rimborsi visita la pagina https://www.rimborso.info

 

Acquisti effettuati presso la biglietteria del Teatro Lirico Giorgio Gaber: sarà necessario presentarsi con i biglietti non utilizzati entro e non oltre il 13 aprile 2024.

Per eventuali ulteriori informazioni si prega di scrivere a e di consultare il sito o la pagina Facebook del Teatro Lirico Giorgio Gaber.

 

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da Paolo Villaggio

drammaturgia Gianni Fantoni, Andrea Porcheddu, Carlo Sciaccaluga

regia Davide Livermore

allestimento scenico Lorenzo Russo Rainaldi

costumi Anna Verde | \supervisione musicale Fabio Frizzi | luci Aldo Mantovani
produzione Teatro Nazionale di Genova, Enfi Teatro, Nuovo Teatro Parioli

 

 

Fantozzi e il lavoro,  Fantozzi e le donne, Fantozzi e lo sport, Fantozzi e la coscienza di classe – Quattro atti tragicamente esilaranti e un sorprendente epilogo, ecco Fantozzi. Una tragedia, lo spettacolo con cui il regista Davide Livermore, direttore del Teatro Nazionale di Genova, porta in scena lo straordinario universo di storie e personaggi scaturito dalla penna di Paolo Villaggio, con Gianni Fantoni nel ruolo del celebre ragioniere.

 

I direttori megagalattici, la mostruosa genìa impiegatizia, la poltrona in pelle umana, la nuvola di Fantozzi. Con i suoi libri e i suoi film Paolo Villaggio non solo ha raccontato come pochi altri le contraddizioni e i paradossi della società italiana, ma ha segnato in modo indelebile l’immaginario collettivo e persino il linguaggio.

Nello spettacolo, basato sui primi tre libri dedicati a Fantozzi, pubblicati tra il 1971 e il 1976, gli appassionati riconosceranno episodi diventati proverbiali, dalla partita di tennis nel nebbione mattutino (Batti lei!) alla Corazzata Potëmkin, dalla scena del campeggio a quella in cui Fantozzi si prepara per andare in ufficio sul filo dei secondi, beve il caffè a 3000 gradi fahrenheit della Pina e prende l’autobus lanciandosi dal terrazzino. Nella visione registica di Davide Livermore da un lato torna emblematicamente l’eco di tragedie classiche, di destini segnati e ineluttabili, di peripezie che portano all’unica soluzione possibile (la disfatta!), dall’altro storie e personaggi sembrano aderire perfettamente ai meccanismi teatrali della Commedia dell’Arte.

 

Gianni Fantoni, che nella sua carriera ha più volte incrociato Paolo Villaggio, a partire dall’incredibile capacità di ricostruirne la voce, sino a raccoglierne l’eredità artistica, è un Fantozzi di oggi, tragicamente sfigato ma sempre pronto a dare battaglia.

Insieme a lui ritroviamo Fracchia, Krantz, Pina, Mariangela, i colleghi Filini, Calboni, la signorina Silvani, la contessa Serbelloni-Mazzanti-Viendalmare, interpretati da Paolo Cresta, Cristiano Dessì, Lorenzo Fontana, Rossana Gay, Marcello Gravina, Simonetta Guarino, Ludovica Iannetti, Valentina Virando. Sono maschere, espressione di una categoria umana oscillante tra opportunismo e cattiveria, piaggeria e disincanto.

 

Fantozzi. Una tragedia è anche la realizzazione di un sogno, quello di Gianni Fantoni che ha cercato per anni, prima dell’incontro con Davide Livermore, di portare Fantozzi a teatro, come racconta lui stesso nel libro Operazione Fantozzi, pubblicato da Sagoma Editore.

Luca Bizzarri 250x300

LUCA BIZZARRI – Non Hanno Un Amico

Non Hanno Un Amico è uno spettacolo teatrale di e con Luca Bizzarri, scritto con Ugo Ripamonti, ispirato all’omonimo podcast edito da Chora Media che ha riscosso e tutt’ora riscuote un tale successo da rendere il modo di dire “Non hanno un amico” un intercalare comune e diffusissimo.

 

Esattamente come nel podcast – nato per raccontare la campagna elettorale e portato avanti grazie a una media di cinquantamila ascolti giornalieri e un milione di streaming al mese – ma con tutte le possibilità di approfondimento e “godimento” del contesto teatrale, al centro di Non Hanno Un Amico c’è la comunicazione politica dei nostri tempi, i fenomeni social, i costumi di un nuovo millennio confuso tra la nostalgia del novecento e il desiderio di innovazione tecnologica e sociale. Con tutta la sagacia della sua satira, in un’ora di racconto di noi, Bizzarri ci porta a ridere di noi stessi, delle nostre debolezze, dei nostri tic. Un’ora di racconto in cui ci riconosciamo come in uno specchio che all’inizio ci pare deformante, ma che in realtà, a guardarlo bene, restituisce quell’immagine di noi che rifiutiamo di vedere.

Nureyev 250x300 (1)

GALA DI DANZA OMAGGIO A NUREYEV

Si comunica che le repliche del 4 e 5 maggio 2024 di  “Gala di Danza Omaggio a Nureyev” presso il Teatro Lirico Giorgio Gaber sono state SPOSTATE al 21 e 22 ottobre 2024.

 

  • I biglietti già acquistati rimarranno validi per le nuove repliche.
  • I biglietti acquistati per il giorno 4 maggio 2024 rimarranno validi per il giorno 21 ottobre 2024.
  • I biglietti acquistati per il giorno 5 maggio 2024 per il giorno 22 ottobre 2024.

 

Rudolf Nureyev, il più grande ballerino il cui talento rimane ancora oggi ineguagliato, ha segnato un’epoca dal punto di vista interpretativo e creativo nella storia della danza. Eccelso danzatore, le cui doti espressive e virtuosistiche hanno esaltato talento ed irrequieta genialità, unendosi ad un’incredibile carisma ed una presenza scenica unica ed ammaliante.

 

Le sue coreografie, hanno saputo infondere nuova linfa ai classici del repertorio, rivitalizzandoli con un perfetto equilibrio tra modernità e tradizione. Nureyev ha saputo motivare alla passione per la danza e alla ricerca per la perfezione tecnica tante giovani promesse, che oggi, arricchite dal suo prezioso bagaglio artistico, gli rendono omaggio nel “Gala di danza omaggio a Rudolf Nureyev”.

 

In scena celebri pas de deux del repertorio classico e assoli contemporanei portati in scena da primi ballerini e solisti internazionali.

 

In collaborazione col Nuovo Balletto Classico:

 

LO SCHIACCIANOCI
coreografia Marius Petipa, Lev Ivanov – musica Pëtr Il’ič Čajkovskij

Ayaka Nagai e Nathaniel Lillington

 

GISELLE
coreografia Jean Coralli, Jules Perrot – musica Adolphe Charles Adam

Kateryna Kurchenko e Daniil Silkin

 

I’M LIVING

Martina Dall’Asta e Viktor Ishchuk

 

LE BOURGEOIS 

musica Jacques Brel 

Daniil Silkin

 

DIANA E ATTEONE

coreografia Jules Perrot – musica Cesare Pugni

Ayaka Nagai e Nathaniel Lillington

intervallo

 

LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO
coreografia Marius Petipa, Lev Ivanov – musica Pëtr Il’ič Čajkovskij

Mai Kageyama e Francisco Gomes

 

SPARTACUS 

musica Khachaturian 

Kateryna Kurchenko e Daniil Silkin

 

DON CHISCIOTTE
coreografia Marius Petipa – musica Ludwig Minkus

Mai Kageyama e Francisco Gomes

 

LE CORSAIRE

coreografia Joseph Mazilier musica Riccardo Drigo

Martina Dall’Asta e Viktor Ishchuk

 

 

(Il programma potrebbe subire delle variazioni)

Progetto Senza Titolo (10)

Debora Villa in TILT Esaurimento Globale

di Debora Villa e Carlo Gabardini
con Debora Villa
Produzione Si può fare productions

Distribuito da Terry Chegia

 

Un esaurimento globale sta prendendo il sopravvento sulla nostra capacità cognitiva e relazionale. Pandemia, guerre, crisi climatica-energetica-economica, politica; terremoti, paure, insicurezze e psicosi collettive sono all’ordine del giorno e barcamenarsi in questo mare di problemi è cosa davvero ardua.

 

Dal traffico a tiktok, dai politici disonesti allo sfruttamento sul lavoro, dalle beauty routine al bullismo, dai complottisti agli ignoranti trasformati in opinionisti, i motivi per fare TILT sono davvero tanti.

 

Ma esisterà un modo per gestire questo cortocircuito? Bella domanda!

 

Per la prima volta in scena, TILT – Esaurimento Globale, nato da un’idea di Debora Villa che ne ha curato la regìa e scritto a 4 mani insieme a Carlo G. Gabardini, porta all’attenzione degli spettatori un’attenta analisi della nostra società e di ciò che siamo diventati.

 

Seguendo questo filo rosso si muove il nuovo spettacolo di Debora, funambola equilibrista fra satira, narrazioni, affabulazioni teatrali e comicità terapeutica. Ma non è uno spettacolo catastrofista piuttosto un viaggio interiore alla ricerca della felicità.

 

Debora interroga sé stessa cercando di capire che cosa significhi davvero essere felici. In continua interazione con il pubblico, invitato ad entrare metaforicamente nel suo cervello, parla di esaurimento per trovarne la causa, che forse, si trova proprio nelle origini dell’umanità, e magari una soluzione.

 

A rompere totalmente gli schemi della narrazione teatrale un pezzo freestyle scritto per lei da Shade e musicato da Jaro. Due icone del mondo della musica contemporanea. Al grido di “la forza delle donne non la uccidi” si fondono due generazioni unite dal desiderio di conferire alle donne il giusto riconoscimento nella storia.

 

Nel turbinio incessante di notizie catastrofiche, la risata diventa un faro di speranza, un atto di sopravvivenza emotiva. La capacità di ridere rappresenta un modo per riaffermare la nostra umanità, per ritrovare la connessione tra le persone. Perché esiste ancora una possibilità: ridere insieme delle nostre disgrazie. Del resto “una risata vi seppellirà” si diceva tempo fa e mai come adesso questo detto può essere attuale. Anche perché: se proprio me ne devo andare… Preferisco farlo ridendo!

Debora Villa

 

Branduardi 250x300

Angelo Branduardi con Fabio Valdemarin – Confessioni di un malandrino

Col concerto chiamato “Confessioni di un malandrino” Angelo Branduardi presenta una versione particolare dei suoi brani più celebri, in duo col polistrumentista Fabio Valdemarin, suo compagno di viaggio da ormai molti anni.

 

L’esibizione si basa sul violino e la chitarra di Angelo e sulla “piccola orchestra” di Fabio che, oltre al pianoforte a coda, suonerà chitarre e fisarmonica.

 

Verranno eseguiti brani che si rifanno alla musica del periodo classico più arcaico e che fanno parte della raccolta “Futuro antico” che conta ben otto episodi.

 

Non mancheranno i brani più celebri legati alla carriera di Angelo ma accanto a questi si potranno riascoltare alcune delle sue composizioni più rare, meno eseguite ma non per questo dimenticate o meno amate.

 

 

De Martino 250x300

Stefano De Martino in MEGLIO STASERA – Quasi One Man Show

di Stefano De Martino e Riccardo Cassini

Meglio Stasera è il primo spettacolo live di Stefano De Martino, scritto insieme con Riccardo Cassini.

È un “quasi one man show”, perché l’artista napoletano non sarà da solo sul palco, ma accompagnato dalla sua splendida band di Bar Stella, la Disperata Erotica Band, e da un corpo di ballo.

 

Meglio stasera che domani o mai’, cantava negli anni 60 Miranda Martino in una piccola canzone gioiello arrangiata da Morricone.

Ed è quello che pensa anche il protagonista: stasera è proprio il momento giusto per venire a incontrarlo a teatro e trascorrere insieme un paio d’ore coinvolgenti e divertenti con tutti gli Stefano che risiedono in De Martino.

 

Perché saranno sul palco lo Stefano che racconta, con leggerezza e ironia, pezzi poco conosciuti della sua vita: dall’infanzia in un paese affascinante e difficile, ai suoi mille lavori come fruttivendolo, parcheggiatore e poi finalmente come  ballerino e intrattenitore a tutto campo. Passando dai grandi incontri della sua vita e della sua carriera.

C’è lo Stefano ‘crooner’ che, insieme agli 8 orchestrali della Disperata Erotica Band – sospesa fra Carosone e Sanremo -, metterà in scena giochi musicali, mash up e virtuosismi canori con una sola regola: “mai una sola canzone per volta”, ma un’offerta speciale armonica, elegante e intrigante.

C’è lo Stefano ballerino che torna ad affascinare il pubblico con la sua danza  accompagnato dallo splendido corpo di ballo coreografato da Andrea La Rossa.

E infine c’è lo Stefano imprevedibile, quello dell’allegria e dei giochi in tv, quello che dialoga e empatizza con il pubblico con gag, monologhi umoristici, riferimenti insospettabilmente colti, improvvisazioni e qualche scherzo agli spettatori.

Untitled Design (41)

Elio ci vuole orecchio – Elio canta e recita Enzo Jannacci

Enzo Jannacci, il poetastro come amava definirsi, è stato il cantautore più eccentrico e personale della storia della canzone italiana, in grado di intrecciare temi e stili apparentemente inconciliabili :allegria e tristezza, tragedia e farsa, gioia e malinconia. E ogni volta il suo sguardo, poetico e bizzarro, è riuscito a spiazzare, a stupire: popolare e anticonformista contemporaneamente.

 

 

Jannacci è anche l’artista che meglio di chiunque altro ha saputo raccontare la Milano delle periferie degli anni‘60 e ‘70, trasfigurandola in una sorta di teatro dell’assurdo realissimo e toccante, dove agiscono miriadi di personaggi picareschi e borderline, ai confini del surreale. “Roba minima”, diceva Jannacci: barboni, tossici, prostitute coi calzettde seda, ma anche cani coi capelli o telegrafisti dal cuore urgente.

 

Un Buster Keaton della canzone, nato dalle parti di Lambrate, che verrà rivisitato, reinterpretato e “ricantato” da Elio.

 

Sul palco, nella coloratissima scenografia disegnata da Giorgio Gallione, troveremo assieme a Elio cinque musicisti, i suoi stravaganti compagni di viaggio, che formeranno un’insolita e bizzarra carovana sonora: Alberto Tafurial pianoforte, Martino Malacrida alla batteria, Pietro Martinelli albasso e contrabbasso, Sophia Tomelleri al sassofono, Giulio Tullio al trombone. A loro toccherà il compito di accompagnare lo scoppiettante confronto tra due saltimbanchi della musica alle presecon un repertorio umano e musicale sconfinato e irripetibile, arricchito da scritti e pensieri dicompagni di strada, reali o ideali, di “schizzo” Jannacci. Da Umberto Eco a Dario Fo, da Francesco Piccoloa Marco Presta, a Michele Serra.

 

Uno spettacolo giocoso e profondo perché “chi non ride non è una persona seria”

 

Note di Elio

 

Ci vuole orecchio” non è un omaggio, ma una ricostruzione di quel suo mondo di non sense , comico e struggente (…) È un viaggio dentro le epoche di Jannacci, perché non è stato sempre uguale: tra i brani c’è La luna è una lampadina, L’Armando, El purtava i scarp del tennis, canzoni che rido mentre le canto. Ne farò alcune snobbate, Parlare con i limoni, Quando il sipario calerà. Perché c’è Jannacci comico e quello che ti spezza il cuore di Vincenzina o Giovanni telegrafista, risate e drammi. Come è la vita: imperfetta. E nessuno meglio di chi abita nel nostro paese lo sa