Playlist 250x300

Riccardo Rossi e Leonardo Colombati – La playlist più bella del mondo

uno show musicale di 90 minuti

 

 

Quante volte con gli amici abbiamo parlato di musica? Quante volte ci siamo chiesti quali erano i dieci brani musicali più belli di tutti tempi? E ogni volta la discussione finiva sempre senza un vero vincitore, perché i gusti sono gusti, ma…

 

… se è vero, come dice Bruce Springsteen, che s’impara di più da un disco di tre minuti che da tutto ciò che ci hanno insegnato a scuola, in questa serata capiremo tutto quello che c’è da sapere sulla grande musica di tutti i tempi. Con ascolti di brani indimenticabili, filmati storici, racconti divertenti e retroscena inediti, Riccardo Rossi (conduttore de I MIEI VINILI) e Leonardo Colombati (scrittore ed esperto musicale) ci condurranno per mano attraverso tutta la grande musica del mondo, da Gianni Morandi a Frank Sinatra, da Paul McCartney a Ennio Morricone, per tirare giù tutti insieme a fine serata…

 

Shrek 250x300

Shrek – Il Musical

“C’era una volta un piccolo Orco di nome Shrek…”

…e la sua Storia diventa un Musical spettacolare!

 

Basato sull’omonimo film premio Oscar di DreamWorks Animation, Shrek il Musical TYA è un’avventura da favola vincitrice del prestigioso premio Tony Award (l’Oscar del Musical). Le musiche sono di Jeanine Tesori e il libretto di David Lindsay-Abaire. Shrek TYA porta sul palco in carne ed ossa tutti i fantastici personaggi dei film e dimostra che c’è tanto oltre la classica storia!

 

L’adattamento TYA, sviluppato da The Coterie,  rende lo spettacolo perfetto per le famiglie. Pieno di canzoni rigorosamente cantate dal vivo, spettacolari coreografie e scenografie imponenti, Shrek è un titolo imperdibile!

 

La nuova produzione Italiana firmata AncheCinema vanta il puppet del personaggio di Dragona più grande al mondo!

Horror Celebration 250x300

Horror Musical Celebration

Horror Musical Celebration racchiude i brani più famosi tra Nightmare Before Christmas, Addams Family, Thriller, Hocus Pocus, The Rocky Horror Show, Beetlejuice, La piccola bottega degli orrori, Ghostbusters e altro ancora… il tutto interpretato da grandi solisti, attori, performer, ballerini, musicisti che saranno supportati da un coro di 100 voci formato appositamente per l’occasione “The Horror Choir”.

 

Fantasmi, loschi individui e strani personaggi non vi daranno pace finché non morirete dalla paura o dalle risate! Un evento esclusivo con oltre 100 artisti sullo stesso palco.

 

Bertolino New 250x300

Enrico Bertolino – Vecchi si nasce non si diventa

Enrico Bertolino torna a Milano con il suo nuovo spettacolo Vecchi si nasce non si diventa,  in scena per due serate evento sabato 16 e domenica 17 novembre 2024 al Teatro Lirico Giorgio Gaber.

 

 

“Un po’ come quei dandies che non si rassegnano al passare degli anni e ragionano da ventenni in un involucro da pluri sessantenni.” Bertolino offre un esilarante spaccato della sua Milano, una città sempre in bilico fra progresso e tradizione, che “invecchia rinnovandosi e si rinnova invecchiando”.

Sempre attraverso un’inconfondibile cifra umoristica, lo spettacolo fotografa la Milano di ieri, oggi e domani immortalandone i vizi e le virtu’ e invitando anche a riflettere sul tema del tempo che scorre e della nostalgia.

 

 

”Nessuno inventa niente, si rinnovano solo i termini: l’inclusività? C’era già, la chiamavamo  Amicizia ed Accoglienza. La Sostenibilità? C’era già, si chiamava Accortezza, cioè  fare attenzione alle persone ed alle cose.  Lo Smart City concept  ? C’era eccome e si  chiamava senso della  Collettività. In un incedere di Notizie , Commenti , Battute ,Canzoni e Musica cerchiamo di presentare la vecchia Milano ai nuovi Milanesi e  viceversa.” (Enrico Bertolino)

 

 

Enrico Bertolino riesce sempre a offrire al suo pubblico una riflessione ironica e brillante sulle contraddizioni della società contemporanea attraverso un format teatrale, l’instant theatre che negli anni ha dato vita a spettacoli sempre diversi unendo attualità, satira e improvvisazione.

Con lui sul palco anche tre musicisti che arricchiranno la narrazione di sonorità suggestive: Tiziano Cannas al pianoforte, Roberto Dibitonto alle percussioni e sax e Raffaele Kohler alla tromba.

 

Anatra All Arancia 250x300

L’ANATRA ALL’ARANCIA

Compagnia Moliere in coproduzione con Teatro stabile di Verona presentano

Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli in L’Anatra all’Arancia 
di W. D. Home e M. G. Sauvajon

Ruben Rigillo, Beatrice Schiaffino e con Antonella Piccolo

Regia Claudio Greg Gregori
Scene Fabiana Di Marco

Costumi Alessandra Benaduce

Disegno luci Massimo Gresia

 

 

“L’Anatra all’Arancia” è un classico feuilleton dove i personaggi si muovono algidi ed eleganti su una scacchiera irta di trabocchetti. Ogni mossa dei protagonisti, però, ne rivela le emozioni, le mette a nudo a poco a poco e il cinismo lascia il passo ai timori, all’acredine, alla rivalità, alla gelosia; in una parola all’Amore, poiché è di questo che si parla. “L’Anatra all’Arancia” è una commedia che ti afferra immediatamente e ti trascina nel suo vortice di battute sagaci, solo apparentemente casuali, perché tutto è architettato come una partita a scacchi. La trasformazione dei personaggi avviene morbida, grazie a una regia che la modella con cromatismi e movimenti talvolta sinuosi, talvolta repentini, ma sempre nel rispetto di un racconto sofisticato in cui le meschinità dell’animo umano ci servano a sorridere, ma anche a suggerirci il modo di sbarazzarsene.

Tosca 250x300

TOSCA di G.Puccini

TOSCA è un’opera lirica in tre atti di Giacomo Puccini, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica. La prima rappresentazione si tenne in Italia a Roma, al Teatro Costanzi, il 14 gennaio 1900.

 

 

Tosca è, in termini etici, la storia di un mercificio reiterato, eletto a cifra dei rapporti sociali: si riesce a mercificare tutto dell’essere umano: la vita, i corpi, il sesso, i sentimenti, la liberta’.
<Quanto? Il prezzo?>  È la domanda emblematica di Tosca a Scarpia nel momento cruciale del secondo atto in cui stanno “contrattando” la liberazione di Cavaradossi.

 

E da quel momento inizia il viaggio inesorabile di tutti i protagonisti verso la morte che annienta un microcosmo di tragici destini incrociati, di uomini alla deriva, perché con la morte di tutti i personaggi finisce bruscamente, in un istante, anche questa storia inquietante e allucinata.
Di un mondo in bianco e nero, fatto di inquadrature storte, di ambienti deformati, di luci taglienti e
atmosfere sordide, come nel più classico film noir.
La storia di Tosca finisce con la fine dei suoi protagonisti, che scivolano uno dopo l’altro in un incubo sempre più buio. Morti loro muore anche la narrazione.

 

Tosca è l’Alfa e l’ Omega, è Angelo di Luce e Demone di Ombre, è Inferno e Paradiso.
Vittima e Carnefice, Amante e Assassina.
Una sontuosa dark lady di prima e ultima generazione.
Tosca è assenza d’aria, quindi di speranza.
Non c è futuro per nessuno. Resta solo il niente, qualcosa che ci toglie il fiato.
Come se improvvisamente, di fronte al crollo di ogni speranza, anche il cielo decidesse di crollare, per ricoprire tutto e tutti come un terrifico sudario.

 

Serena Nardi

 

NOTE DI REGIA  

CAST E TEAM CREATIVO

TRAMA

 

Music Is Magic 250x300

MUSIC IS MAGIC IN MILAN

La musica rappresenta il fil rouge che unisce Allegro Moderato e The Music Man Project, due realtà che da anni sviluppano percorsi di educazione musicale per ragazzi e adulti con disabilità e disturbi dell’apprendimento in Italia e nel Regno Unito e che uniscono le forze per dare vita a un concerto unico ed emozionante, patrocinato dal Comune di Milano. L’impegno dei due progetti si concretizza, infatti, nell’utilizzo delle note come mezzo per abbattere qualsiasi barriera, raccontando una meravigliosa storia d’inclusione e passione.

 

I talentuosi musicisti dei due collettivi accompagneranno lo spettatore in un viaggio musicale popolato da grandi classici e brani più contemporanei grazie al loro coro e alla loro orchestra, regalando un’esperienza musicale straordinaria e travolgente.

 

Il ricavato della serata sarà interamente devoluto alle due realtà, permettendo loro così di continuare a realizzare i sogni di centinaia di ragazzi.

 

Allegro Moderato nasce a Milano nel 2011 grazie a un gruppo di insegnanti esperti e convinti che la musica possa essere molto più che uno strumento terapeutico. Grazie all’impegno di questa cooperativa sociale, la musica diventa un vero e proprio mezzo di espressione, emancipazione e soprattutto gratificazione per le persone affette da disabilità. L’obiettivo è dimostrare come la formazione musicale possa aiutare lo sviluppo di competenze emotive, cognitive e relazionali, andando a migliorare la qualità di vita delle persone più fragili. Oggi, Allegro Moderato è una grande orchestra sinfonica, con programmi che spaziano dal coro alla musica leggera ed elettronica.

 

The Music Man Project nasce nel 1999 nel Regno Unito da un’idea di David Stanley BEM, insegnante, musicista e attivista per i diritti dei disabili. L’associazione pluripremiata a livello internazionale è attiva nell’ambito dell’educazione musicale per persone con difficoltà di apprendimento. Nel 2019, The Music Man Project ha riunito oltre 200 bambini e adulti con difficoltà di apprendimento provenienti da tutto il Regno Unito, dando vita al concerto “Music is Magic at the Royal Albert Hall”, la più grande celebrazione della musica “accessibile” mai realizzata in Gran Bretagna. Con oltre 100eventi ogni anno, il progetto è riconosciuto anche a livello internazionale.

 

 

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Lo Schiaccianoci | Balletto di Milano

Balletto fantastico in due atti su musiche di P. I. Čajkovskij

Liberamente ispirato al racconto di E.T.A Hoffmann

Coreografia Federico Veratti ripresa da A. Omodei e A. Orlando

Scenografie Marco Pesta – Costumi Bianchi Milano

 

L’ambientazione anni ’20 con i suoi colori vivaci negli arredi e gli elegantissimi costumi sempre in stile conducono immediatamente nel clima del balletto natalizio per eccellenza che ha fatto sognare intere generazioni. La versione del Balletto di Milano nulla toglie alla magia della fiaba originale poiché in questo Schiaccianoci c’è tutto quanto il pubblico si aspetta: dall’albero di Natale ricco di addobbi, alla nevicata, dall’allestimento e costumi importanti alle scarpette da punta, con un pizzico di innovazione. Un balletto brillante e ricco di verve realizzato con gli occhi e il gusto di oggi. Grande importanza è stata riservata alla caratterizzazione dei personaggi che animano la scena e il divertente primo atto scorre tra le danze dei genitori, quelle di bambini vivacissimi e inaspettate gag tra il dispettosissimo Fritz e un eccentrico Drosselmeyer. Gli insoliti costumi di topi e soldatini nella consueta battaglia e un paesaggio innevato dal sapore impressionista per la sempre attesa danza dei candidi fiocchi di neve infondono un’originalità particolarmente apprezzata. Il secondo atto, dopo il divertissement con le sue belle danze e l’esplosione di gioia e colori del Valzer dei fiori, culmina nel celebre grand pas deux, ricco di virtuosismi in cui si mettono in luce le eccezionali caratteristiche tecniche ed artistiche dei protagonisti.

 

SINOSSI

I° atto – Siamo negli anni ’20; è la Vigilia di Natale e il benestante borgomastro di Norimberga ha allestito una festa per i suoi amici e i loro figli. Tra gli invitati c’è Drosselmeyer, eccentrico precettore, che porta doni per tutti. Alla famiglia dona un quadro impressionista mentre alla piccola Clara, figlia del borgomastro e sua prediletta, regala un coloratissimo soldatino schiaccianoci. Fritz, fratello della bambina, per dispetto rompe subito il gioco. Drosselmeyer interviene sgridando il bambino e aggiustando il dono. Dopo giochi di prestigio e danze gli invitati si ritirano e Clara si addormenta vicino all’albero di Natale con il suo schiaccianoci tra le braccia. Inizia a sognare: è mezzanotte e tutto intorno a lei sembra crescere. Compaiono dei topi condotti da Re Topo che cercano di assalirla. Clara cerca di scacciarli e in suo soccorso arrivano dei soldatini guidati dallo Schiaccianoci. Alla fine della battaglia che vede vittorioso lo Schiaccianoci arriva anche Drosselmeyer che, trasformato lo Schiaccianoci in un Principe, li invita a seguirlo nel quadro donato alla famiglia: un paesaggio innevato li accoglie.

 

II° atto – Nel loro viaggio Clara, il Principe e Drosselmeyer sono accolti dalla Fata Confetto. Drosselmeyer ricorda la vittoria sul Re dei Topi e introduce i festeggiamenti. Spagnoli, arabi, russi, cinesi si esibiscono e anche i fiori prendono vita danzando con gioia. La Fata Confetto e il Principe intrecciano un delicato passo a due, ma nel tripudio della festa il sogno svanisce. Clara si risveglia con il suo Schiaccianoci tra le braccia e il ricordo di una notte speciale.

 

Cenerentola 250x300

Cenerentola | Balletto di Milano

Balletto in due atti su musiche di Gioachino Rossini

Coreografia di Giorgio Madia

Scenografia e costumi di Cordelia Matthes

 

 

Ritorna a grande richiesta CENERENTOLA, l’acclamata produzione firmata dal coreografo Giorgio Madia ispirata dalla celebre fiaba di Charles Perrault. Vincitrice di prestigiosi riconoscimenti internazionali, la straordinaria versione coreografica di Madia per il Balletto di Milano è fedele alla fiaba originale, ma è ambientata negli anni ’50, con i clichés di ruoli e opportunità che si rifanno al prosperoso periodo postbellico.

 

Divertente e ricco di trovate definite geniali: dal controluce iniziale che spiega come Cenerentola si ritrovi a vivere con matrigna e sorellastre, agli abiti di Cenerentola identici alla tappezzeria di casa, dettaglio che ne sottolinea lo status all’interno della famiglia, alla carrozza con i suoi “cavalli danzanti”, alla fata sbadata e sensuale, fino al principe, naturalmente azzurro. Spassosissimo il trio en travesti Matrigna/Sorellastre: incredibili gag si susseguono dall’inizio alla fine trascinando il pubblico in immancabili applausi.

 

Raffinati e di grande gusto gli abiti chic dai colori pastello firmati da Cordelia Matthes, come l’impianto scenografico di grande impatto. Estrosa ed in linea con lo spettacolo la scelta musicale che preferisce Rossini alla consueta partitura di Prokof’ev. Madia trova infatti assai più congeniale il compositore pesarese per la sua Cenerentola, frizzante ed ironica, scegliendo personalmente i brani più adatti allo spirito di ciascuna scena: brani tratti dall’omonima opera e arricchiti dalle ouvertures da Guglielmo Tell, Gazza Ladra, Scala di Seta, Il Barbiere di Siviglia, L’Italiana in Algeri, Otello, L’Innocence Italienne, Semiramide, nonché Sonate per archi e brani per pianoforte.

 

 

SINOSSI

Atto primo. L’antefatto di come Cenerentola si ritrovi a vivere con la matrigna e le sorellastre è svelato da un gioco in controluce e il sipario si apre in una casa borghese dove Cenerentola è vestita esattamente come le pareti per sottolineare il suo status all’interno della famiglia. I lacchè si spartiscono i lavori domestici con Cenerentola e assistono alla tirannia delle due sorellastre che non perdono occasione per fare di lei lo zimbello di casa. La notizia dell’invito al Ballo del Principe porta grande agitazione in casa e le due sorellastre si vedono già quali “principesse” mentre a Cenerentola viene negato il permesso di partecipare. Una fata divertente e sbadata giunge in aiuto della giovane procurandole carrozza, cavallo e servitori per raggiungere il ballo. Dimentica solo di fornirle un abito adatto all’occasione, ma riuscirà a raggiungerla in tempo.

 

Atto secondo. Al Ballo sono presenti tutte le ragazze della buona società, tra cui le due sorellastre le quali non riconoscono Cenerentola che, alla sua abbagliante apparizione, suscita l’ammirazione di tutti i presenti. Il Principe fa il suo ingresso e, incontrando Cenerentola, non ha occhi che per lei. I due giovani si innamorano ma, allo scoccare della mezzanotte Cenerentola corre via perdendo una scarpetta, ricordando che la magia potrebbe concludersi velocemente come è iniziata. Rimasto solo, il principe danza in preda alla disperazione, ma la fata interviene ricordandogli che la scarpetta può essere la guida per ritrovare il suo amore. A casa per Cenerentola è il giorno del sogno, mentre le sorellastre tornano ubriache dalla festa e la madre con i postumi di una sbornia. Arriva il Principe che, dopo aver provato inutilmente la scarpetta alle sorellastre, riconosce sotto un paralume la ragazza della quale si è innamorato. In un vortice finale per festeggiare il lieto fine, restano solamente le due sorellastre invidiose e gelose.

Sito 250x300 Con Regia

WE ALL LOVE ENNIO MORRICONE

Nel 2001, a poco più di 72 anni, Ennio Morricone imprime una svolta decisiva nella sua carriera; e nella sua vita. Inizia un interminabile giro del mondo che lo porterà a dirigere le proprie musiche in concerto, come mai prima di allora. Qualche anno più tardi, ottiene l’Oscar per la prima volta e partecipa ad un CD nel quale i più grandi musicisti del mondo rendono omaggio alla sua musica… E diventa una vera e propria star planetaria.

 

Sul palco, 13 artisti che hanno lungamente collaborato con Morricone: Susanna Rigacci, voce; Ludovico Fulci, pianoforte e tastiere; Nanni Civitenga, basso elettrico; Nicola Costa, chitarre; Maurizio Trippitelli, batteria e percussioni; Paolo Zampini, flauto; Carlo Romano, oboe; Gianni Oddi, saxofono e clarinetto; Nello Salza, tromba e flicorno; Angelo Giovagnoli, corno francese; Pierluigi Pietroniro, violino; Gianfranco Borrelli, viola.

 

Il Maestro Gabriele Bonolis, dirigerà coro e orchestra composte, oltre che dai musicisti di Morricone, da 45 musicisti e 32 cantanti selezionati tra i partecipanti al workshop “ViVas! Lab” che avrà luogo a Milano e nei Comuni limitrofi, tra gennaio e marzo 2025.

 

l repertorio comprende i brani più noti di Morricone, tra i quali: C’era una Volta il West; Il Buono, il Brutto, il Cattivo; Giù la Testa; L’estasi dell’Oro; Mission; C’era una Vola in America; Nuovo Cinema Paradiso; Metti, una sera a Cena; Malena; Se,Telefonando… Con la sapienteregia di Filippo Ferraresi, la performance musicale sarà intervallata da interventi di un narratore che restituirà al pubblico vicende, aneddoti e desperienze di vita e professionali tratte dal libro di Luigi Caiola, e dalla proiezione di frammenti della video-intervista “My life, my music” in cui il Maestro Morricone stesso parla di sé, delle proprie idee e del proprio lavoro, mentre scorrono immagini e foto tratte dai suoi concerti e dal suo archivio privato.