6 Musical Square 9 Novembre 250x300

Duo al Quadrato | Festival Musical Square

Un secondo, avvincente appuntamento nel segno della sfida tra linguaggi musicali. Quattro fuoriclasse, specialisti assoluti nei repertori presentati per questa occasione, si sfideranno in un entusiasmante confronto stilistico.
Il lirismo, la passionalità introspettiva, la profondità architettonica della struttura compositiva brahmsiana del repertorio per violino e pianoforte si confronteranno contro la forza dirompente, il virtuosismo estremo del repertorio per sassofono e pianoforte. Una serata
imperdibile per chiudere questa ricca prima edizione del Festival Musical Square.

 

 

Programma 

 

Prima parte “about Brahms” (violino e pianoforte)

Johannes Brahms
Scherzo dalla sonata FAE
Sonata n. 3 in D min op. 108
– Allegro; Adagio; Un poco presto e con sentimento; Presto agitato
Danze Ungheresi n. 4 e 6

 

Seconda parte (sassofono e pianoforte)
Darius Milhaud Scaramouche – Vif; Modérè; Brazileira
Roger Boutry – Divertimento – Allegro non troppo; Andante; Presto
Paul Creston SonataWith vigor; Wiht tranquillity; With gaiety
Roberto Molinelli da Four Pictures from New York – Tango Club

 

 

Interpreti

 

YULIA BERINSKAYA violino

ALESSANDRO AMMARA pianoforte

GAETANO DI BACCO sassofono

GIULIANO MAZZOCCANTE pianoforte

 

Aprirà il concerto Daniele Panizza, pianoforte (Civica Scuola di Musica C. Abbado)

 

 

SCOPRI GLI INTERPRETI

A Christmas Carol 250x300

A Christmas Carol – Il Canto di Natale

La Trama

È la vigilia di Natale, nella Londra del 1843, e tutti si accingono a festeggiare la ricorrenza. Solo il vecchio usuraio Ebenezer Scrooge, mal sopporta questa festività. Dopo aver cacciato in malo modo tre uomini che gli chiedono un contributo per i bisognosi, Scrooge, chiuso il negozio, si reca solitario verso la sua dimora. Durante la cena prima di andare a letto, riceve la visita dello spirito di Jacob Marley, suo vecchio socio, morto sette anni prima proprio la notte della vigilia di Natale. Lo spirito di Marley è avvolto da pesanti catene alle cui estremità pendono dei forzieri: catene che sono conseguenza dell’avidità e dell’egoismo perpetrati mentre era in vita. Scrooge, spa­ventato, chiede al vecchio socio come poter evitare la stes­sa sorte e Marley gli rivela di essere ancora in tempo per mutare il suo destino. Prima di congedarsi, gli annuncia l’immediata visita di tre spiriti: quello del Natale passato, quello del Natale presente e quello del Natale futuro. I tre spettri, tra flashback e premonizioni riusciranno a mutare l’indole meschina ed egoista di Scrooge, che si risveglierà la mattina di Natale con la consapevolezza che l’avidità del denaro e l’attaccamento alle sole cose materiali sono sbagliati: finalmente la carità e la fratellanza si faranno largo nel cuore del vecchio usuraio, che per la prima volta trascorrerà il Natale con il nipote Fred e la sua famiglia.

 

Note di regia

Il personaggio di Ebenezer Scrooge, al di là del semplice racconto e del signifi­cato intrinseco della novella dickensiana, potrebbe essere facilmente ricondotto ad una certa tendenza del mondo di oggi: quella dell’indifferenza, dell’intolleranza, dell’essere asociali, pur nell’epoca dei social. Tra un’umanità che va sempre più in fretta, oggi si tende spesso a rinchiudersi nel proprio guscio, nel proprio mondo, con il pro­prio cellulare e i propri auricolari, per isolarsi da tutto e da tutti. Ecco dunque che il monito del defunto amico Marley, che appare a Scrooge nelle vesti di uno spettro proprio per suggerirgli un cambiamento nella sua vita e nel suo carattere, dovrebbe essere un’esortazione per tutti noi, verso un atteggiamento che guardi maggiormente agli altri. Se tutto questo è poi accompagnato dalle meravigliose musiche di Alan Menken, per la prima volta presen­tate in Italia, allora un messaggio così forte non può che divenire vincente e positivo per farci riflettere, sia pure all’interno di una cornice divertente e di intrattenimento, su quanto una maggiore disponibilità verso il prossimo potrebbe cambiare e migliorare le nostre vite.

Fabrizio Angelini

Andrea Casta 250x300

Andrea Casta – The Space Violin Visual Concert

Un’esperienza oltre la musica: un viaggio tra immagini, effetti speciali e un mix esplosivo di pop, rock ed elettronica dance.

 

Andrea Casta, conosciuto come “violinista Jedi” per l’archetto luminoso che evoca la saga di Star Wars, mette al centro del concerto il racconto visivo e fa viaggiare gli spettatori tra natura e futuro, tra effetti speciali e un percorso musicale crossover. Dai Queen a Bowie, da Morricone a Battisti, fino alle produzioni originali di Andrea per una travolgente esperienza da non perdere.

 

Il Visual Concert si accenderà su imponenti ledwall, disegni luci ed effetti immersivi per mettere il pubblico al centro di natura, arte e futuro.

 

Sul palco Andrea sarà accompagnato da IVANIX, dj e sound designer già al suo fianco nei vari tour internazionali, e da Paolo Zanetti, affermato chitarrista del panorama pop italiano.