Lo Schiaccianoci | Balletto di Milano

 
 
20 Dic - 22 Dic 2024

Balletto fantastico in due atti su musiche di P. I. Čajkovskij

Liberamente ispirato al racconto di E.T.A Hoffmann

Coreografia Federico Veratti ripresa da A. Omodei e A. Orlando

Scenografie Marco Pesta – Costumi Bianchi Milano

 

L’ambientazione anni ’20 con i suoi colori vivaci negli arredi e gli elegantissimi costumi sempre in stile conducono immediatamente nel clima del balletto natalizio per eccellenza che ha fatto sognare intere generazioni. La versione del Balletto di Milano nulla toglie alla magia della fiaba originale poiché in questo Schiaccianoci c’è tutto quanto il pubblico si aspetta: dall’albero di Natale ricco di addobbi, alla nevicata, dall’allestimento e costumi importanti alle scarpette da punta, con un pizzico di innovazione. Un balletto brillante e ricco di verve realizzato con gli occhi e il gusto di oggi. Grande importanza è stata riservata alla caratterizzazione dei personaggi che animano la scena e il divertente primo atto scorre tra le danze dei genitori, quelle di bambini vivacissimi e inaspettate gag tra il dispettosissimo Fritz e un eccentrico Drosselmeyer. Gli insoliti costumi di topi e soldatini nella consueta battaglia e un paesaggio innevato dal sapore impressionista per la sempre attesa danza dei candidi fiocchi di neve infondono un’originalità particolarmente apprezzata. Il secondo atto, dopo il divertissement con le sue belle danze e l’esplosione di gioia e colori del Valzer dei fiori, culmina nel celebre grand pas deux, ricco di virtuosismi in cui si mettono in luce le eccezionali caratteristiche tecniche ed artistiche dei protagonisti.

 

SINOSSI

I° atto – Siamo negli anni ’20; è la Vigilia di Natale e il benestante borgomastro di Norimberga ha allestito una festa per i suoi amici e i loro figli. Tra gli invitati c’è Drosselmeyer, eccentrico precettore, che porta doni per tutti. Alla famiglia dona un quadro impressionista mentre alla piccola Clara, figlia del borgomastro e sua prediletta, regala un coloratissimo soldatino schiaccianoci. Fritz, fratello della bambina, per dispetto rompe subito il gioco. Drosselmeyer interviene sgridando il bambino e aggiustando il dono. Dopo giochi di prestigio e danze gli invitati si ritirano e Clara si addormenta vicino all’albero di Natale con il suo schiaccianoci tra le braccia. Inizia a sognare: è mezzanotte e tutto intorno a lei sembra crescere. Compaiono dei topi condotti da Re Topo che cercano di assalirla. Clara cerca di scacciarli e in suo soccorso arrivano dei soldatini guidati dallo Schiaccianoci. Alla fine della battaglia che vede vittorioso lo Schiaccianoci arriva anche Drosselmeyer che, trasformato lo Schiaccianoci in un Principe, li invita a seguirlo nel quadro donato alla famiglia: un paesaggio innevato li accoglie.

 

II° atto – Nel loro viaggio Clara, il Principe e Drosselmeyer sono accolti dalla Fata Confetto. Drosselmeyer ricorda la vittoria sul Re dei Topi e introduce i festeggiamenti. Spagnoli, arabi, russi, cinesi si esibiscono e anche i fiori prendono vita danzando con gioia. La Fata Confetto e il Principe intrecciano un delicato passo a due, ma nel tripudio della festa il sogno svanisce. Clara si risveglia con il suo Schiaccianoci tra le braccia e il ricordo di una notte speciale.

 


 
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